Esperimenti tra i fornelli

Lo so lo so che ormai anche la molecolare non è più di moda ma cosa ci posso fare...amo la cucina e sono stata conquistata anche da questa sua fantastica espressione. Trovo che sia interessante scoprire nuovi orizzonti della cucina in ogni modo possibile e non vedo perché la molecolare dovrebbe spaventare più di altri e anzi, a volte essere criticata ed etichettata come cucina poco sana o addirittura pericolosa per la salute....rendiamoci conto piuttosto di quanto sia molto meno salutare una merendina confezionata!!!
La cucina molecolare è da vedersi, a mio avviso, come la rappresentazione di un piatto interpretato dal più bravo della classe, quello che ci mette qualcosa di più, che è capace di raccontarlo mantenendosi fedele alla tradizione, senza andare fuori tema ma aggiungendo delle note sensoriali che nessuno pensava di poter aggiungere. La cucina molecolare è un'esperienza sensoriale. 
Il giudizio di un piatto non si può costringere al solo "è buono". Siamo passati dalla cucina casalinga, tradizionale, quella delle porzioni abbondanti per intenderci, alla cucina Bella. E' allora che abbiamo incominciato a prestare attenzione all'estetica del piatto, a come servirlo, come impiattarlo...: "è buono ed è bello!"
La molecolare ha permesso di superare tutto questo facendoci ricordare che il cibo lo gustiamo con tutti i 5 sensi e che può soddisfarci una certa consistenza in bocca, che può addirittura confonderci perchè quella consistenza non è propria per quel sapore...ma è buona ed è bella.


Fin da bambini ci viene imposto di non toccare niente al mercato, in un negozio ovunque ci si trovi è scontato che ci venga proibito di fare esperienza toccando. Però nessuno ci direbbe mai di non guardare o non sentire. Un piatto molecolare permette tutto. Lo guardi, non lo riconosci, lo annusi e forse qualcosa ti ricorda, infine lo assaggi e ti confonde...ma poi alla fine ricordi, lo riconosci e ti stupisce.. e ti piace. 
A parer mio non c'è cosa più bella che affondare le proprie mani in un sacco di legumi o di riso....e non c'è cosa più sorprendente che riconoscere i sapori della tradizione facendo scoppiare una sfera tra palato e lingua.


Voglio buttarmi anch'io in alcune sperimentazioni casalinghe.
Spero di avervi incuriosito almeno un po' e che i più scettici capiscano anche questo punto di vista.






Spaghetti di riso con punte di asparago e quenelle di uovo strapazzato





Ho fatto cuocere gli spaghetti di riso secondo le indicazioni ma insaporendo l'acqua con un cucchiaino di myso. Ho scolato e messo da parte. Nella stessa acqua ho fatto cuocere le punte di asparago mantenendole croccanti.
Nel frattempo ho strapazzato l'uovo con alcool etilico e rimosso l'alcool sciacquando sotto acqua corrente con un colino, strizzato il tutto e formato la quenelle. Ho insaporito con noce moscata grattugiata e parmigiano.







Nessun commento:

Posta un commento